"Voglio realizzare un sito web per la mia attività!".
"E se poi te ne penti?"
Tutti avremmo bisogno di Padre Maronno, personaggio del grande Maccio Capatonda, che ci riporti coi piedi per terra, chiedendoci, “E se poi te ne penti?”, quando pensiamo che realizzare un sito web sia la sola e unica soluzione per far volare il nostro business, trovare più clienti e guadagnare di più. Vuol dire che il sito non serve MAI e che crearne uno è solo uno spreco di tempo e soldi? Non sempre, ma ci sono casi in cui il sito non ti serve e ti conviene concentrarti su altri canali per la promozione della tua attività. Vediamo quali sono e come fare a ottenere successo in questi casi.
Se stai pensando di realizzare un sito web per la tua attività commerciale, allora prenditi qualche minuto per leggere questo articolo. Forse potrai trovarlo interessante e utile per convincerti a farlo… o a desistere.
Eh sì. Perché il sito web non serve proprio a tutti e in queste poche righe proverò a spiegare quando un sito è realmente utile e quando invece è meglio dedicarsi ad altro.
Prima, però, voglio raccontarti un paio di esperienze che ho avuto con alcuni clienti o imprenditori.
1 – Tempo fa ho parlato con un mio nuovo cliente, per il quale curo l’attività sui social media, con le campagne pubblicitarie e il calendario editoriale (con buoni risultati, per fortuna).
Prima di iniziare la nostra collaborazione mi ha raccontato che prima nutriva molte aspettative sul marketing online mentre adesso, dopo uno scottante fallimento con il suo sito web, stava iniziando a pensare che dedicarsi all’online fosse solo una perdita di tempo e soldi. Tanti soldi.
Ha speso ben 10.000€ per un sito che non ha portato neanche una vendita. Zero. Ed era pure prevedibile. Perché chi gli ha fatto il sito si è guardato bene dall’avvisarlo che un sito non serve senza promozione e che non basta acquistare un dominio per avere la fila di clienti che scalpitano per darti i loro soldi.
2 – Un’altra storia è quella di un altro imprenditore, titolare di un negozio di articoli sportivi che NON è diventato mio cliente perché ho ritenuto necessario avvisarlo che quello che intendeva fare non gli serviva a niente.
Un po' di tempo fa ha deciso di realizzare un sito web per il suo negozio (sempre perché nessuno l’ha avvisato che quella sarebbe stata una scelta molto rischiosa), un e-commerce che oggi vende circa 2-3 prodotti al mese, pochissimi, ma nemmeno tanto, se consideriamo che non investe nemmeno un euro per fare promozione e pubblicità a pagamento.
Allora la sua domanda è stata: “se oggi vendo 2-3 prodotti al mese senza fare nulla, con un po’ di sponsorizzazioni su Google Ads otterrò grossi risultati”.
Non so come sarebbe andata a finire, ma gli ho consigliato di lasciar perdere, perché la spesa non sarebbe stata ripagata dai guadagni e l’incremento delle vendite non sarebbe stato poi così tanto evidente.
Ho ragione? Ho torto? Non lo sapremo mai, perché il potenziale cliente ha deciso di fidarsi del mio consiglio, ma le mie previsioni non sono state buttate lì a caso e c’è un motivo per cui sono abbastanza sicuro che promuoversi su Google non fosse la strada giusta.
Due facce della stessa medaglia, due situazioni diverse ma simili perché i due imprenditori in questione hanno ritenuto che realizzare un sito web fosse l’unica strada possibile da percorrere. Ecco, quindi, tutti i casi in cui realizzare un sito web per un’attività commerciale non serve e tutte le alternative di web marketing ben più efficaci, a seconda dei casi.
Come fanno gli utenti a trovare il tuo sito?
Tutti acquistiamo da Amazon, visitiamo Facebook o cerchiamo informazioni su Wikipedia e altri siti celebri. In questi casi può capitare che invece che cercare nei motori di ricerca (esempio:“Scarpe Nike Air Force”) scriviamo direttamente www.zalando.it sulla barra degli indirizzi. Questo succede perché ormai conosciamo così tanto bene Zalando che sappiamo già cosa vogliamo e da chi lo vogliamo (da Zalando, appunto).
Se abbiamo bisogno di conoscere la data di nascita di un calciatore o vogliamo verificare che la notizia della morte del nostro attore preferito non sia una fake news, che facciamo? Andiamo subito su Wikipedia, l’enciclopedia più completa e aggiornata in tempo reale.
Ma ci sono altri casi, però, in cui l’utente non sa bene da chi reperire le informazioni di cui ha bisogno e digita la sua ricerca sulla barra di Google o di qualsiasi altro motore di ricerca. Il traffico che arriva da qui si chiama “traffico organico” e interessa nella maggior parte dei casi i siti che si posizionano nei primi posti della prima pagina di Google.
Se hai un’attività che vende articoli sportivi, come l’imprenditore della seconda storia, è molto poco probabile che tu riesca a posizionarti in cima alla SERP di Google, perché con tutta la buona volontà e la competenza che vuoi, non potrai mai superare i mostri sacri del web come zalando.it, nike.com, aw-lab.com e altri e-commerce che puoi leggere in prima posizione se digiti la parola chiave dell’esempio di prima, cioè “scarpe Nike Air Force” (vale con tutte le ricerche simili, provare per credere).
E poi, se anche riuscissi miracolosamente a posizionarti prima del sito della Nike, di chi pensi che si fiderebbero maggiormente i clienti? Di nike.com o del tuo piccolo e-commerce? A questo aggiungi anche che probabilmente i tuoi prezzi sono anche meno convenienti, per forza di cose, di Nike o Zalando, che offrono anche tanti servizi accessori, è il gioco è fatto.
E allora che si fa? Ti starai chiedendo.
Se col tuo business ti trovi in questa situazione non vuol dire che dovrai abbandonare l’idea di promuoverti sul web e continuare con i metodi tradizionali. Ma semplicemente che dovrai capire bene cosa fare, come farlo e quali canali sfruttare. Un esempio? Continua a leggere.
Sfrutta i social e le campagne pubblicitarie su Facebook
Hai un’attività che opera nel locale, in un territorio abbastanza circoscritto (una città o una piccola provincia)? Allora Facebook è quello che fa per te.
Metti su una buona strategia di social media marketing e crea le tue campagne pubblicitarie che ti aiuteranno a ottenere risultati concreti e ti risparmieranno una spesa inutile come quella di investire su Google Ads.
Come ho già detto in un altro articolo in cui spiegavo l’importanza dell’ecommerce per le imprese locali, non è detto che tu debba necessariamente fare pubblicità su Google per vendere e, di conseguenza, non è detto che tu debba realizzare un sito web per raggiungere il tuo pubblico.
Una sponsorizzazione su Facebook può raggiungere tantissima gente, soprattutto se si tratta del pubblico della tua città o dei paesi vicini ed è la prima soluzione al tuo problema che ti eviterà di metterti in competizione con grosse realtà quali Amazon, Zalando, Yoox e chi più ne ha più ne metta.
Contatta i tuoi già clienti con newsletter periodiche e messaggi WhatsApp
Non bisogna assolutamente sottovalutare l’importanza dei messaggi periodici a chi ha già acquistato.
Questo perché se già ti hanno scelto in passato è molto probabile che siano intenzionati a farlo ancora, però hanno bisogno di una spintarella. Una mail periodica con sconti, promozioni o semplicemente informazioni utili si rivelerà molto efficace per fidelizzare i clienti o per ricordare loro che ci sei e sei a loro disposizione.
Stesso discorso vale per WhatsApp che, a differenza delle mail però, presuppone un rapporto più intimo col cliente e sicuramente molto più efficace. Attraverso questo breve articolo ho provato a spiegare quanto sia sbagliato credere che una soluzione vada bene a priori per qualsiasi tipo di business. In particolare, realizzare un sito web per la tua attività potrebbe essere un’arma vincente, ma non è detto.
Esistono casi, come quelli di cui abbiamo discusso a inizio articolo, per i quali un sito web rappresenterebbe solo uno spreco di tempo e soldi che rischierebbe di farti credere che “il sito non serve”, “il web non porta risultati”, e così via. Pensi che sia difficile realizzare un’efficace strategia di web marketing per la tua impresa? Hai bisogno di un consiglio per pianificare la giusta comunicazione e per non sprecare tempo e soldi?
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